Ali project, il simpatico gruppo che canta la sigla di Avenger (entrambe a dire il vero, a fine articolo vi delizierò con la ending) è entrato per la prima volta nel mio cervello con la sigla di Rozen Maiden. Era una bella canzone che peraltro era perfetta per l'anime in questione (che non è un AdM, quindi vi consiglio caldamente di guardarlo), tanto da farmi diventare un fanboy incredibile del gruppo. C'è un piccolo problema, tutte le loro song sono assolutamente identiche tra loro, quindi mi sono venuti a noia e ora le pseudo odio, ah-ah. Questo centra forse qualcosa con Avenger? Tecnicamente no, però vedere l'anime iniziare con questi "bellissimi" ritmi gotici non è un buon segno. Sto inoltre cercando di accanirmi il meno possibile con questa serie che potrebbe anche essere discreta, quindi farò finta di dare una visione obiettiva della cosa. Dove eravamo rimasti? Ah sì, siamo su Marte, la gente muore di fame in un mondo strapieno di robottini-bambini-pucciosini (lolicosini?), ma per passare il tempo tutta la popolazione ama guardare scontri tra gladiatori. Anche evitando di notare il fatto che questa civiltà ha una tecnologia tale da costruire robot con cervelli positronici senza sapere cosa cazzo è una pistola (e quindi ostinandosi ad usare spade, lance e fionde), mi è difficile evitare di notare l'assurdità della cosa (tenendo conto che i vari "padroni" delle città viste finora navigano nell'oro). Comunque sia, Kenshinko parte insieme a desudesu (perchè?), seguita da Speedy-sama, perchè di sì.
Durante il viaggio, Kenshinko dimostra di non apprezzare la compagnia di Speedy e decide, molto coerentemente, di allontanarsi da lui il più possibile lanciandosi giù da un precipizio. Nel frattempo, nella capitale, una gran bella signora (Lady Isabelle) sta parlando con il tizio dall'armatura improbabile riguardo cosa sia giusto/sbagliato fare in questo mondo dimenticato da cristo, ma il dialogo è uno di quelli fatti apposta per non aver nessun significato e dunque faremo finta non sia mai accaduto.
Ritorniamo nel deserto con le nostre eroine accampatesi per la notte nel vano tentativo di sfuggire a Speedy-sama. Mentre i tre mangiano delle barrette energetiche (pane e petrolio a -200°), vengono attaccati da... NO SPE. Pure il robottino può mangiare le barrette energetiche! Ci sarebbe da chiedersi se il robottino sia veramente un robottino, ma vabbè dai, andiamo avanti. Gli eroi vengono attaccati da delle pseudo ragazzine robotiche, che esistono allo scopo di distruggere i robottini inutili (ce n'erano na decina vicina all'accampamento, quindi la cosa ha senso). Ovviamente sti robottini-killer (le chiameremo valchirie) verranno distrutti tutti quanti da Kenshinko (che aveva mangiato un po' pesante e doveva digerire), subito prima di rimettersi in viaggio per raggiungere Shamballa, la prossima città da distruggere -coff- visitare. Qui incontrano una simpatica "mamma" con il suo simpatico "figlio" robot (brutta cosa le malattie mentali) che boh, per qualche assurdo motivo ha deciso di fare amicizia con Kenshinko (che avrebbe tutti i motivi per tagliarle la gola), ma la pace dura poco. Vengono infatti riattaccati dalla robo-polizia, questa volta in tenuta da combattimento: robo calze a rete, robo pantaloncini attillati, ma soprattutto, ROBOTETTE. Sì, queste ragazzine-robot hanno un paio di tette della 5a, ma vabbè. Durante l'inseguimento vengono danneggiati alcuni robot buoni ma chissenefotte? Se ne fottono gli abitanti della città, che decidono di cacciare la compagnia di Kenshinko dalla città accusandoli di "omicidio" (il fatto che i robot non siano uomini gli sfugge). Si riprende dunque il viaggio e così finisce l'episodio di oggi. Che figata.
Durante il viaggio, Kenshinko dimostra di non apprezzare la compagnia di Speedy e decide, molto coerentemente, di allontanarsi da lui il più possibile lanciandosi giù da un precipizio. Nel frattempo, nella capitale, una gran bella signora (Lady Isabelle) sta parlando con il tizio dall'armatura improbabile riguardo cosa sia giusto/sbagliato fare in questo mondo dimenticato da cristo, ma il dialogo è uno di quelli fatti apposta per non aver nessun significato e dunque faremo finta non sia mai accaduto.

Ritorniamo nel deserto con le nostre eroine accampatesi per la notte nel vano tentativo di sfuggire a Speedy-sama. Mentre i tre mangiano delle barrette energetiche (pane e petrolio a -200°), vengono attaccati da... NO SPE. Pure il robottino può mangiare le barrette energetiche! Ci sarebbe da chiedersi se il robottino sia veramente un robottino, ma vabbè dai, andiamo avanti. Gli eroi vengono attaccati da delle pseudo ragazzine robotiche, che esistono allo scopo di distruggere i robottini inutili (ce n'erano na decina vicina all'accampamento, quindi la cosa ha senso). Ovviamente sti robottini-killer (le chiameremo valchirie) verranno distrutti tutti quanti da Kenshinko (che aveva mangiato un po' pesante e doveva digerire), subito prima di rimettersi in viaggio per raggiungere Shamballa, la prossima città da distruggere -coff- visitare. Qui incontrano una simpatica "mamma" con il suo simpatico "figlio" robot (brutta cosa le malattie mentali) che boh, per qualche assurdo motivo ha deciso di fare amicizia con Kenshinko (che avrebbe tutti i motivi per tagliarle la gola), ma la pace dura poco. Vengono infatti riattaccati dalla robo-polizia, questa volta in tenuta da combattimento: robo calze a rete, robo pantaloncini attillati, ma soprattutto, ROBOTETTE. Sì, queste ragazzine-robot hanno un paio di tette della 5a, ma vabbè. Durante l'inseguimento vengono danneggiati alcuni robot buoni ma chissenefotte? Se ne fottono gli abitanti della città, che decidono di cacciare la compagnia di Kenshinko dalla città accusandoli di "omicidio" (il fatto che i robot non siano uomini gli sfugge). Si riprende dunque il viaggio e così finisce l'episodio di oggi. Che figata.




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